Acireale-Siracusa 2-1, Ricci: "Tutto nelle nostre mani, ma chiediamo più attenzione"

Niente alibi, ma la richiesta di maggiore attenzione da parte di tutte le componenti da qui alla fine del campionato. Parole chiare quelle del presidente Alessandro Ricci, che dopo la sconfitta sul campo dell'Acireale ha commentato gli episodi verificatisi in campo: "Ci aspettavamo una partita difficile - ha detto il numero uno del Siracusa - e così è stato. Negli ultimi 28 mesi non ho mai commentato le prestazioni di terne arbitrali o di altri tesserati, però credo che ciò che è accaduto oggi sia sotto gli occhi di tutti: non ci è stato concesso un gol quando, da regolamento, il nostro giocatore era stato rimesso in gioco. Tutti parlano di campionati falsati, noi non ci appelliamo a questo. Abbiamo perso la partita, non abbiamo avuto il cinismo che solitamente ci ha contraddistinto e questo ci servirà da lezione".

Il Siracusa, in ogni caso, rimane in testa alla classifica: "Questo ko è un incidente di percorso, ripartiamo a testa alta, una giornata storta ci può stare. In ogni caso lasciamo stare il campo e le terne arbitrali, noi siamo il Siracusa e non cerchiamo alibi. Però, ripeto, per la prima volta in 28 mesi chiedo che ci siano delle terne adeguate, perché chi investe tanti soldi, tanto tempo e tante energie in un calcio dilettantistico con l'obiettivo di andare nel calcio professionistico - e non parlo solo di noi, ma anche di altre squadre -, e poi si trova in queste situazioni, ha bisogno di avere terne arbitrali all'altezza e in grado di gestire partite complicate come questa. Adesso dobbiamo mantenere la testa alta e fare tesoro degli errori commessi. Abbiamo ancora tutto nelle nostre mani: ci sono altre 9 partite, ovvero 27 punti - ha concluso Ricci -, quindi tireremo le somme di questa stagione il 4 maggio".